GLI ANGELI

Per la Chiesa gli angeli sono creature celesti con funzioni intermediarie tra Dio e gli uomini. Secondo la dottrina cristiana essi furono creati in stato di grazia, ma con facoltà  di scegliere tra il bene e il male. Fu per questo che alcuni angeli, guidati da Lucifero, insuperbiti per la loro bellezza, si ribellarono a Dio. Essi, però, sconfitti dagli angeli fedeli guidati dall'arcangelo Michele, furono scacciati dal Paradiso e precipitati all'Inferno.
Secondo la grandiosa angelologia cattolica dovuta a Dionigi l'Aeropagita, gli Angeli sono divisi in tre ordini (o gerarchie), ognuno dei quali è, a sua volta, diviso in tre cori. Di conseguenza i cori degli angeli sono nove.

Il primo ordine degli angeli è costituito da Serafini, Cherubini e Troni.
I Serafini occupano il grado più alto della gerarchia; sono gli spiriti celesti più vicini al trono di Dio del quale cantano le lodi.

Seguono poi i Cherubini che, nell'antico testamento, intercedono presso Dio e sono posti all'ingresso del Paradiso. Hanno come attributo la Sapienza. Nell'arte cristiana sono raffigurati con teste di fanciullo alate e prive di corpo ed infine i Troni.
Il secondo ordine è costituito dalle Dominazioni, Virtù e Potenze. Essi sono gli esecutori dei disegni divini.

Il terzo ordine è composto da Principati, Arcangeli e Angeli, che sono gli esecutori.
Il gradino più basso della gerarchia è costituito dagli angeli (dal greco angelos = messaggero). A questo coro appartengono gli angeli custodi. Nell'arte cristiana sono raffigurati in forma di delicata bellezza e sempre con le ali.

Al coro superiore appartengono gli Arcangeli (dal greco archà ngelos, costituito da Archèin = essere a capo ed appunto angelos). Nei vari testi cristiani sono indicati 7 o 8 arcangeli. Alcuni concili, però, ne fissano il numero a tre. La tradizione cristiana vi annovera Michele (che sconfisse gli angeli ribelli a Dio), Gabriele (che annunciò a Maria la nascita del figlio) e Raffaele (che accompagnò il giovane Tobia proteggendolo dai pericoli). Talora tra gli arcangeli è citato anche Urièle.


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