Ormai del glorioso Castello Longobardo restano pochi ruderi che quasi si perdono tra le due gigantesche pietre che li fiancheggiano.
Spesso nel linguaggio comune la parola "Castello" intende tanto il monte Castello quanto ciņ che resta dell'antico e glorioso maniero che puņ vantarsi di essere uno dei pochi invitti, avendo ceduto soltanto alle insidie ed agli attacchi del tempo.



(Il castello - foto di Luca Capone)


Per assolvere ai compiti per i quali era stato costruito, il Castello doveva avere due caratteristiche che potremmo dire contrapposte: facilmente raggiungibile dagli abitanti delle varie borgate ed allo stesso tempo inaccessibile per le orde di saraceni e per ogni tipo di nemico. Queste caratteristiche le possiamo vedere anche ai nostri giorni e, con legittimo orgoglio, il popolo olevanese puņ affermare che quei venerandi ruderi, che per secoli hanno rappresentato la sua ancora di salvezza, baluardo contro i nemici, sicurezza in tempo di pericolo e, oggi, luogo di relax e di svago.



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