CINNA (sec. I a. C.)

Gaio Elvio Cinna era originario della Gallia Cisalpina, come Catullo di cui fu amico. Verso il 70 a.C. condusse prigioniero a Roma Partenio di Nicea, poeta elegiaco greco, che influenzò moltissimo sia lui sia gli altri poeti neoteroi. Con l'amico Catullo seguì il pretore Gaio Memmio in Bitinia nel 57.

Scrisse un Propempticon per Asinio Pollione in partenza per la Grecia nel 56 a.C.. Molte lodi ebbe il suo epillio Zmyrna, sul mito dell'amore di Mirra per il padre Cinira, scritto alla maniera degli alessandrini, che fu molto ammirato da Catullo. Entrambe le opere, che sono tra le più significative della produzione neoterica, sono purtroppo andate perdute.

Da alcuni storici Gaio Elvio Cinna è identificato col tribuno, dello stesso nome, ucciso nel 44 a.C. nei torbidi seguiti all'assassinio di Giulio Cesare.

editus ab

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