COLUMELLA (I secolo d.C.)
Lucio Giunio Moderato Columella era nato a Cadice, in Spagna, ma aveva ottenuto la cittadinanza romana. Egli stesso ci informa che Seneca era suo contemporaneo e quindi possiamo affermare che Columella visse nel I secolo d.C., nell'epoca neroniana.
Trasferitosi in Italia, Columella diventò proprietario di alcuni fondi terrieri, ma non al punto di essere considerato un latifondista. Con più possibilità di essere nel giusto, possiamo considerare Columella un medio borghese, in possesso anche di un'ottima educazione familiare e di una buona cultura, dedito alla conduzione del suo possedimento da cui ricava il benessere e ciò che gli occorre per una vita tranquilla.
Columella aveva una vera e propria passione per la campagna e per l'agricoltura al punto che, dopo essere stato tribuno militare in Siria e in Cilicia e funzionario in varie parti dell'impero, si dedicò alla cura dei suoi possedimenti terrieri.
Columella riversò la sua passione e le sue conoscenze tecniche in materia in un trattato, "De agri cultura" o "De re rustica", in 12 libri. L'opera è composta in prosa, ad eccezione del libro X, sui giardini, in esametri, che è il completamento delle Georgiche di Virgilio. L'opera è scritta in uno stile chiaro, vivo e non tecnico, per quanto lo permette la materia trattata.
Grazie a questo scrittore, abbiamo preziose notizie sulle tecniche e sullo stato dell'agricoltura nel I secolo d.C..
Di Columella ci rimane anche un libro, "De arboribus", che faceva parte di un'opera precedente, mentre andò perduto l'"Adversus astrologos".
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editus ab
Lucio Giunio Moderato Columella era nato a Cadice, in Spagna, ma aveva ottenuto la cittadinanza romana. Egli stesso ci informa che Seneca era suo contemporaneo e quindi possiamo affermare che Columella visse nel I secolo d.C., nell'epoca neroniana.
Trasferitosi in Italia, Columella diventò proprietario di alcuni fondi terrieri, ma non al punto di essere considerato un latifondista. Con più possibilità di essere nel giusto, possiamo considerare Columella un medio borghese, in possesso anche di un'ottima educazione familiare e di una buona cultura, dedito alla conduzione del suo possedimento da cui ricava il benessere e ciò che gli occorre per una vita tranquilla.
Columella aveva una vera e propria passione per la campagna e per l'agricoltura al punto che, dopo essere stato tribuno militare in Siria e in Cilicia e funzionario in varie parti dell'impero, si dedicò alla cura dei suoi possedimenti terrieri.
Columella riversò la sua passione e le sue conoscenze tecniche in materia in un trattato, "De agri cultura" o "De re rustica", in 12 libri. L'opera è composta in prosa, ad eccezione del libro X, sui giardini, in esametri, che è il completamento delle Georgiche di Virgilio. L'opera è scritta in uno stile chiaro, vivo e non tecnico, per quanto lo permette la materia trattata.
Grazie a questo scrittore, abbiamo preziose notizie sulle tecniche e sullo stato dell'agricoltura nel I secolo d.C..
Di Columella ci rimane anche un libro, "De arboribus", che faceva parte di un'opera precedente, mentre andò perduto l'"Adversus astrologos".
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