STEFANO BENNI - ELIANTO
di
Marco
Stefano Benni (1947)
Scrittore e giornalista satirico, collaboratore di quotidiani come "il manifesto", riviste quali "linea d'ombra" e "panorama". Si è imposto tra i più pungenti e spassosi autori italiani di satira politica e di costume. L'esordio avvenne con Bar Sport (1976). Ha pubblicato anche poesie (Prima o poi l'amore arriva, 1981), ma il successo giunse con i successivi romanzi e racconti. Elianto risale al 1996.
Tre ragazzi, un guerriero-nuvola e tre diavoli, per diversi scopi vagano nei mondi alterei della mappa nootica. Il filo conduttore che li lega è Elianto, un tredicenne affetto dal morbo dolce; i tre ragazzi sono alla ricerca dell'elisir che lo guarisca, in modo che possa salvare la contea dal dominio governativo. Ed il giovane, indirettamente, permetterà agli altri protagonisti di compiere la propria missione.
Onnisciente eterodiegetico
In questo romanzo Stefano Benni dà libero sfogo alla propria fantasia, immergendo i personaggi in un mondo fantastico e surreale. È un'opera in cui troviamo fuse diverse caratteristiche: vi troviamo, infatti, oltre alla fantasia, una diffusa ironia, diversi spunti comici, della satira politica; si può intravedere anche una deformazione caricaturale della realtà . Il mondo creato da Stefano Benni è una complessa metafora del mondo contemporaneo, nel quale trova posto una teoria su Dio, l'inferno e il paradiso e i mondi alterei rappresentano in realtà diversi aspetti della nostra vita, che l'autore con la sua fantasia ha cercato di creare e dare loro un'immagine reale.
Lo stile adottato da Stefano Benni rispecchia la struttura del libro, costituita da diverse storie separate unite da un unico fil-rouge. Infatti nel romanzo troviamo una grande pluralità di stili e registri linguistici. Si trovano capitoli in cui prevale uno stile colloquiale, molto semplice, a volte anche con la presenza di parole volgari, capitoli in cui l'autore pare divertirsi a elaborare tesi e spiegazioni filosofiche e utilizza parole complicate. Anche qui la fantasia agisce indisturbata e l'autore trova i nomi più strani e bizzarri per i suoi personaggi, i suoi mondi e tutte le altre sue creazioni.
di
Marco
AUTORE
Stefano Benni (1947)
NOTIZIE SULL'AUTORE
Scrittore e giornalista satirico, collaboratore di quotidiani come "il manifesto", riviste quali "linea d'ombra" e "panorama". Si è imposto tra i più pungenti e spassosi autori italiani di satira politica e di costume. L'esordio avvenne con Bar Sport (1976). Ha pubblicato anche poesie (Prima o poi l'amore arriva, 1981), ma il successo giunse con i successivi romanzi e racconti. Elianto risale al 1996.
CONTENUTO DELLA VICENDA
Tre ragazzi, un guerriero-nuvola e tre diavoli, per diversi scopi vagano nei mondi alterei della mappa nootica. Il filo conduttore che li lega è Elianto, un tredicenne affetto dal morbo dolce; i tre ragazzi sono alla ricerca dell'elisir che lo guarisca, in modo che possa salvare la contea dal dominio governativo. Ed il giovane, indirettamente, permetterà agli altri protagonisti di compiere la propria missione.
TIPO DI NARRATORE
Onnisciente eterodiegetico
SIGNIFICATO DELLA VICENDA
In questo romanzo Stefano Benni dà libero sfogo alla propria fantasia, immergendo i personaggi in un mondo fantastico e surreale. È un'opera in cui troviamo fuse diverse caratteristiche: vi troviamo, infatti, oltre alla fantasia, una diffusa ironia, diversi spunti comici, della satira politica; si può intravedere anche una deformazione caricaturale della realtà . Il mondo creato da Stefano Benni è una complessa metafora del mondo contemporaneo, nel quale trova posto una teoria su Dio, l'inferno e il paradiso e i mondi alterei rappresentano in realtà diversi aspetti della nostra vita, che l'autore con la sua fantasia ha cercato di creare e dare loro un'immagine reale.
ASPETTO STILISTICO E LINGUISTICO
Lo stile adottato da Stefano Benni rispecchia la struttura del libro, costituita da diverse storie separate unite da un unico fil-rouge. Infatti nel romanzo troviamo una grande pluralità di stili e registri linguistici. Si trovano capitoli in cui prevale uno stile colloquiale, molto semplice, a volte anche con la presenza di parole volgari, capitoli in cui l'autore pare divertirsi a elaborare tesi e spiegazioni filosofiche e utilizza parole complicate. Anche qui la fantasia agisce indisturbata e l'autore trova i nomi più strani e bizzarri per i suoi personaggi, i suoi mondi e tutte le altre sue creazioni.