ASIANESIMO
L'asianesimo (o asianismo) fu un indirizzo dello stile oratorio ellenistico. Ebbe origine in Asia nel sec. III a. C. come reazione allo stile elegante, ma a lungo andare noioso ed uniforme, della scuola isocratea. Esso era caratterizzato dalla ricerca degli effetti mediante frasi spezzate e ritmiche, concetti arguti, gusto della novitą e ricchezza di figure gorgiane. Ebbe tra i suoi primi cultori il retore e storico Egesia di Magnesia (250 CA a.c.).
Pił tardi, nel primo secolo a.C., gli oratori asiani propugnarono un linguaggio poetico e uno stile frondoso e magniloquente, atto a sbalordire l'uditorio. Tra i principali rappresentanti furono Menecle e Ierocle d'Alabanda, Eschilo di Cnido, Eschine di Mileto. Il conflitto tra l'enfasi, la sonoritą , la pateticitą degli oratori asiani e le opposte qualitą degli atticisti fu particolarmente vivo a Roma nell'etą di Cicerone, quando, importato dopo le conquiste e i contatti romani con l'Asia, l'asianesimo vi era ormai diffuso da un secolo. Visse allora il pił celebre degli oratori latini di scuola asiana, che era stato a sua volta di poco preceduto da Marco Antonio: Quinto Ortensio Ortalo, amico e rivale di Cicerone. Cicerone stesso, pur nella sua posizione mediana fra i due stili, ha pił forti coloriture asiane.
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editus ab
L'asianesimo (o asianismo) fu un indirizzo dello stile oratorio ellenistico. Ebbe origine in Asia nel sec. III a. C. come reazione allo stile elegante, ma a lungo andare noioso ed uniforme, della scuola isocratea. Esso era caratterizzato dalla ricerca degli effetti mediante frasi spezzate e ritmiche, concetti arguti, gusto della novitą e ricchezza di figure gorgiane. Ebbe tra i suoi primi cultori il retore e storico Egesia di Magnesia (250 CA a.c.).
Pił tardi, nel primo secolo a.C., gli oratori asiani propugnarono un linguaggio poetico e uno stile frondoso e magniloquente, atto a sbalordire l'uditorio. Tra i principali rappresentanti furono Menecle e Ierocle d'Alabanda, Eschilo di Cnido, Eschine di Mileto. Il conflitto tra l'enfasi, la sonoritą , la pateticitą degli oratori asiani e le opposte qualitą degli atticisti fu particolarmente vivo a Roma nell'etą di Cicerone, quando, importato dopo le conquiste e i contatti romani con l'Asia, l'asianesimo vi era ormai diffuso da un secolo. Visse allora il pił celebre degli oratori latini di scuola asiana, che era stato a sua volta di poco preceduto da Marco Antonio: Quinto Ortensio Ortalo, amico e rivale di Cicerone. Cicerone stesso, pur nella sua posizione mediana fra i due stili, ha pił forti coloriture asiane.
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