TEOGONIA
Sull'Olimpo, sede effettiva delle divinità dell'antica Grecia, vivevano molti dei, semidei ed eroi. Il Padre degli dei, unanimemente riconosciuto, era Zeus (Giove). Egli, però, è risaputo, non fu la prima divinità a venire alla luce, ma fu preceduto da molte altre che erano la rappresentanza dei fenomeni naturali.
Per fare un po' di chiarezza nell'intricato mondo mitologico greco, seguiremo la "Teogonia" di Esiodo, che è l'opera più antica sulla nascita degli dei. Esiodo, è bene ricordarlo, è il primo scrittore greco sulla cui vita si hanno notizie certe ed è fonte molto autorevole per quanto riguarda l'origine degli dei. Scrittori e fonti successive danno notizie diverse o addirittura contrastanti che ingenerano confusione nella mente di chi si accosta all'argomento ed è facile smarrirsi nell'affollato Paradiso greco.
Secondo Esiodo, la divinità più antica di tutte è il Caos, poi venne Gea, quindi il Tartaro ed infine Eros.
Dal Caos nacquero Erebo (l'Oltretomba) e la Notte. Da questi due ebbero vita l'Etere e il Giorno.
Gea da sola generò Urano. Poi Gea, unita ad Urano, generò i Titani (Oceano, Coio, Crio, Giapeto, Mnemosine, Temide, Rea, Iperione, Tea, Tetide, Febe e, per ultimo, il fortissimo Crono), i Ciclopi (Sterpe, Bronte e Arge), gli Ecatonchiri o Centimani (Cotto, Gia e Briareo).
Su istigazione della madre, Crono evirò suo padre Urano e prese il suo posto.
Il sangue di Urano mutilato, cadendo, fecondò Gea dando vita alle Erinni, ai Giganti e alle Ninfe. Il membro mutilato di Urano cadde in mare e dalla schiuma sorta intorno ad esso nacque Afrodite che, quindi, sarebbe una divinità addirittura anteriore allo stesso Zeus. In un'altra leggenda, però, Afrodite risulta essere figlia del re degli dei.
Crio (unito a Euribia) ebbe Perse, Pallante e Astreo.
Oceano e Tetide generarono i fiumi e le Oceanine.
Coio e Febe misero al mondo Latona e Asteria.
Giapeto, unito all'Oceanina Climene, procreò Atlante, Menezio, lo scaltro Prometeo ed il mentecatto Epimeteo (causa di tutti i mali che affliggono l'uomo).
Iperione e Tea diedero vita ad Elio, Selene ed Eos.
Da Crono (unito a Rea) nacquero Estia, Ade (Plutone), Poseidone (Nettuno), Era (Giunone), Enosigeo, Demetra ed infine Zeus (Giove) che lo spodestò.
Alla fine della titanomachia, Gea, unita al Tartaro generò il mostruoso Tifone che si mosse per punire gli dei olimpici, responsabili di aver imprigionato i Titani e gli altri figli di Gea.
Zeus, poi, fu davvero il padre degli dei. Suoi figli, infatti, erano Athena, Apollo e Artemide, Efesto, Ermes, Dioniso, Ares, Persefone, le Ore, le Grazie e le Muse.
Zeus, inoltre, ebbe figli (eroi e semidei) da donne e divinità minori: Eracle (da Alcmena, moglie di Anfitrione), i gemelli Dioscuri Castore e Polluce (da Leda, moglie di Tindaro), Eaco (dalla ninfa Egina), Epafo (da Io), Endimione (dalla ninfa Calice), Minosse e Radamanto (da Europa).
Le dei olimpici si sposavano tra di loro (tra le coppie più conosciute abbiamo Zeus ed Era, Ade e Persefone, Efesto ed Afrodite) e tra di loro trovavano i propri amanti (ad esempio Ares ed Afrodite). Essi, però, non disdegnavano i mortali; sia come coniugi (ad esempio Tetide sposa il mortale Peleo generando Achille) sia come amanti (da Afrodite ed il mortale Anchise nasce Enea).
Fu così che si diede vita ad un Olimpo davvero affollato ed alla meravigliosa mitologia greca.
Torna a pensionati dell'eterno oppure vai a curiosita' greche A
editus ab
Sull'Olimpo, sede effettiva delle divinità dell'antica Grecia, vivevano molti dei, semidei ed eroi. Il Padre degli dei, unanimemente riconosciuto, era Zeus (Giove). Egli, però, è risaputo, non fu la prima divinità a venire alla luce, ma fu preceduto da molte altre che erano la rappresentanza dei fenomeni naturali.
Per fare un po' di chiarezza nell'intricato mondo mitologico greco, seguiremo la "Teogonia" di Esiodo, che è l'opera più antica sulla nascita degli dei. Esiodo, è bene ricordarlo, è il primo scrittore greco sulla cui vita si hanno notizie certe ed è fonte molto autorevole per quanto riguarda l'origine degli dei. Scrittori e fonti successive danno notizie diverse o addirittura contrastanti che ingenerano confusione nella mente di chi si accosta all'argomento ed è facile smarrirsi nell'affollato Paradiso greco.
Secondo Esiodo, la divinità più antica di tutte è il Caos, poi venne Gea, quindi il Tartaro ed infine Eros.
Dal Caos nacquero Erebo (l'Oltretomba) e la Notte. Da questi due ebbero vita l'Etere e il Giorno.
Gea da sola generò Urano. Poi Gea, unita ad Urano, generò i Titani (Oceano, Coio, Crio, Giapeto, Mnemosine, Temide, Rea, Iperione, Tea, Tetide, Febe e, per ultimo, il fortissimo Crono), i Ciclopi (Sterpe, Bronte e Arge), gli Ecatonchiri o Centimani (Cotto, Gia e Briareo).
Su istigazione della madre, Crono evirò suo padre Urano e prese il suo posto.
Il sangue di Urano mutilato, cadendo, fecondò Gea dando vita alle Erinni, ai Giganti e alle Ninfe. Il membro mutilato di Urano cadde in mare e dalla schiuma sorta intorno ad esso nacque Afrodite che, quindi, sarebbe una divinità addirittura anteriore allo stesso Zeus. In un'altra leggenda, però, Afrodite risulta essere figlia del re degli dei.
Crio (unito a Euribia) ebbe Perse, Pallante e Astreo.
Oceano e Tetide generarono i fiumi e le Oceanine.
Coio e Febe misero al mondo Latona e Asteria.
Giapeto, unito all'Oceanina Climene, procreò Atlante, Menezio, lo scaltro Prometeo ed il mentecatto Epimeteo (causa di tutti i mali che affliggono l'uomo).
Iperione e Tea diedero vita ad Elio, Selene ed Eos.
Da Crono (unito a Rea) nacquero Estia, Ade (Plutone), Poseidone (Nettuno), Era (Giunone), Enosigeo, Demetra ed infine Zeus (Giove) che lo spodestò.
Alla fine della titanomachia, Gea, unita al Tartaro generò il mostruoso Tifone che si mosse per punire gli dei olimpici, responsabili di aver imprigionato i Titani e gli altri figli di Gea.
Zeus, poi, fu davvero il padre degli dei. Suoi figli, infatti, erano Athena, Apollo e Artemide, Efesto, Ermes, Dioniso, Ares, Persefone, le Ore, le Grazie e le Muse.
Zeus, inoltre, ebbe figli (eroi e semidei) da donne e divinità minori: Eracle (da Alcmena, moglie di Anfitrione), i gemelli Dioscuri Castore e Polluce (da Leda, moglie di Tindaro), Eaco (dalla ninfa Egina), Epafo (da Io), Endimione (dalla ninfa Calice), Minosse e Radamanto (da Europa).
Le dei olimpici si sposavano tra di loro (tra le coppie più conosciute abbiamo Zeus ed Era, Ade e Persefone, Efesto ed Afrodite) e tra di loro trovavano i propri amanti (ad esempio Ares ed Afrodite). Essi, però, non disdegnavano i mortali; sia come coniugi (ad esempio Tetide sposa il mortale Peleo generando Achille) sia come amanti (da Afrodite ed il mortale Anchise nasce Enea).
Fu così che si diede vita ad un Olimpo davvero affollato ed alla meravigliosa mitologia greca.
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